PERCORSI NATURALISTICI

ll Parco Naturale Regionale Lama Balice

è un’area naturale protetta di 504 ettari sita nella città metropolitana di Bari.

L’area è stata identificata come parco naturale attrezzato il 24 marzo 1980. Successivamente ricompresa nell’elenco delle aree protette regionali nel 1997, è diventato parco naturale regionale con la legge regionale del 5 giugno 2007. L’area si estende nei comuni di Bari e Bitonto. La sede del parco è a Bitonto, presso l’istituto Maria Cristina di Savoia.

Il parco regionale prende il nome dalla lama Balice che, con i suoi 37 km di lunghezza costituisce una delle più lunghe lame presenti nella città metropolitana di Bari. La lama si origina tra Ruvo di Puglia e Corato e dopo aver attraversato il territorio del comune di Bitonto termina a nord della città di Bari, presso il quartiere Fesca.

Il torrente che vi scorre era un tempo chiamato Tiflis: normalmente in secca, in occasione di precipitazioni più abbondanti si gonfia per l’apporto di acqua piovana. Il toponimo Balice è invece riconducibile al latino medievale “baligium” cioè valle, come la lama è indicata già in un documento del Libro Rosso di Bitonto in cui si legge baligium qua igitur Barium ovvero “valle attraverso la quale si giunge a Bari”.

Alcuni tratti della lama sono bassi e sinuosi, mentre altri sono ripidi e presentano una stratificazione rocciosa notevole. La natura carsica del territorio è evidente per la presenza di numerose cavità naturali alle quali si aggiunsero le caverne scavate dall’uomo, che hanno restituito resti di epoca protostorica. Tutto il bacino di Lama Balice è caratterizzato da casali medievali, chiese e masserie. Al suo interno è situata Villa Framarino, un’antica masseria, che dopo i recenti restauri è diventata sede del primo centro di documentazione barese sulla conservazione della natura.

La lama, area di sosta per l’avifauna, presenta tratti coltivati e altri che mantengono l’originaria macchia mediterranea(querce coccifere, lecci, fragni, arbusti). La lama riveste importanza anche a livello storico. Vi sono delle grotte, le “grotte di Chianchiarello”, che rappresentano delle testimonianze sulla vita paleolitica della città.

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia,

abbreviato in PnAM, istituito nel 2004, è una area naturale protetta situata in Puglia, nelle province di Bari e di Barletta-Andria-Trani. La sede amministrativa del Parco è a Gravina in Puglia, in Via Firenze n. 10.

Il parco ha un’estensione di 68.033 ettari. Si estende sulla parte più elevata dell’Altopiano delle Murge di Nord-Ovest.

Coincide con una parte della più estesa Zona di Protezione Speciale istituita per proteggere la Steppa a Graminacee, habitat del Falco Grillaio. (Sito di Importanza Comunitaria).

Tra le principali attrazioni del parco va annoverato Castel del Monte, uno dei più famosi castelli dell’intero meridione italiano e patrimonio dell’umanità.

Il parco presenta attrazioni di diversi tipi:

  • Le Miniere di Bauxite in località Murgetta in territorio di Spinazzola Città di Papa Innocenzo XII e sede del primo Ospedale Templare di Puglia;
  • Il castello svevo di Gravina in Puglia;
  • Il museo erbario di Ruvo di Puglia
  • Il parco comunale Robinson con l’annessa pineta di Gravina in Puglia;
  • La pineta Galietti di Santeramo in Colle;
  • Il bosco mesola di Cassano delle Murge;
  • La pineta comunale Lagopetto di Grumo Appula;
  • la Foresta Mercadantenel territorio di Cassano delle Murge e di Altamura,
  • il Pulo di Altamura, rappresentante la più grande dolina carsicadel territorio, a circa 6 chilometri a nord della città di Altamura;
  • la grotta lamalunga, una cavità che ospita l’uomo di Altamura;
  • la valle dei dinosauri, dove nel 1999 sono state ritrovate orme di dinosauri, ad Altamura;
  • il Pulicchio di Gravina, una dolina carsica molto estesa, a 10 km dall’abitato di Gravina in Puglia;
  • la Grave di Faraualla, un profondo inghiottitoio di origine carsica nel territorio di Gravina in Puglia;
  • il parco Archeologico di Botromagno e Padre Eterno di Gravina in Puglia;
  • la Necropoli di San Magno a Corato;
  • la Grotta di Santa Maria degli Angeli a Cassano delle Murge;
  • Particolari sono gli jazzi, costruzioni rupestri utilizzate durante i periodi di transumanza, frequenti soprattutto nel territorio di Andria, Gravina, Ruvo, Minervinoe Spinazzola.