CENTRI STORICI

Bari

Capoluogo della Regione Puglia, città molto antica che si affaccia sul mar Adriatico e nel tempo è stata approdo di genti e popolazioni provenienti dall’Oriente. Infatti la città di Bari è definita la porta d’occidente sull’Oriente.

Inoltre il Santo Patrono della Città è San Nicola, il Santo che unisce l’oriente all’occidente, la religione cristiana ortodossa a quella cristiana. La città ha avuto nel tempo innumerevoli influenze che ritroviamo in tanti monumenti e architetture del centro storico.

Famoso è il suo lungomare che è tra i più lunghi d’Italia con i suoi 15 Km c.a. che offre al visitatore paesaggi incantevoli e spiagge attrezzate.

La città antica è il quartiere storico denominato “Bari vecchia” è delimitata da una cinta di mura che la separa dal mare e abbraccia il Castello Svevo fino a confondersi con la parte più nuova quella del  murattiano.

Questa parte della città, ristrutturata completamente negli anni ’90, è fatta di una serie di vicoli e viuzze dal sapore folkloristico, dai colori del sole, dal profumo della gastronomia mediterranea e dall’accoglienza spontanea e gioiosa della popolo barese.

La Bari Vecchia detiene la memoria della popolazione barese e costudisce una serie di monumenti e architetture di grande valore storico e culturale. Infatti addentrandosi al suo interno troviamo: monumenti romanici, tra cui la Basilica di San Nicola (XII secolo), capolavoro dell’architettura romanico pugliese, dove al suo interno riposa da secoli San Nicola di Myra, da cui essa prende il nome, la Cattedrale di San Sabino (1170-1178), nei cui archivi è conservato un celebre Exultet (codice miniato) databile attorno al 1025.

Inoltre, il centro storico pullula di chiese minori tra cui interessanti dal punto di vista architettonico sono la Chiesa di San Gregorio (XI secolo-XII secolo), la Chiesa della Trinità, la Chiesa di San Giorgio dei Martiri (o degli Armeni), la Chiesa di Santa Chiara, la Chiesa di San Giuseppe, la Chiesa di San Marco dei veneziani, quella di Santa Scolastica, la Chiesa di Santa Pelagia, la Chiesa del Gesù, la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi, con annesso Convento, la Chiesa di San Michele e ultima, ma non meno apprezzabile, la Chiesa della Vallisa.

Sono presenti a Bari Vecchia il celebre castello normanno-svevo fatto edificare, perlomeno nel suo nucleo principale a noi pervenuto, da Federico II di Svevia sul sito di precedenti fortificazioni normanne e bizantine. Al suo interno si può visitare la Gipsoteca seguendo un percorso attrezzato.

Altro edificio celebre di Bari antica è il Fortino di Sant’Antonio Abate, eretto per scopi difensivi nel XIV secolo dal Principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, demolito dagli stessi baresi nel 1463 e in seguito ricostruito nel XVI secolo.

Incantevoli sono le Piazza del Ferrarese e quella Piazza Mercantile che offrono numerosi punti ristoro e intrattenimento con pub, ristoranti, bar d’intrattenimento con vetrine di prodotti tipici locali e negozi di artigianato. Lungo queste piazze si può intraprendere la passeggiata lungo Muraglia per ammirare la bellezza del paesaggio che si apre sul lungomare fino alla famose spiagge di Pane e Pomodoro e Torre Quetta, attrezzate per fare il bagno in sicurezza.

Modugno

A ridosso del Capoluogo pugliese, quasi in continuità con il territorio di Bari è possibile visitare la città di Modugno, posta al centro delle vie di comunicazioni che vanno verso Nord.

Infatti l’etimologia del suo nome, da un documento del 1021 si dice che possa derivare dal termine “Medunio” ovvero in medio a metà strada tra due grandi e importanti città della puglia antica: Bitonto e Bari. Anche se non mancano altre ipotesi che ricondurrebbero l’origine di Modugno alla piccola altura sulla quale sorgerebbe: Metus-genus o Mottu-genus cioè sorto sulla motta.

Modugno, anche se viene già dagli anni’80 identificata come città industrializzata poiché è a ridosso della più grande zona industriale del mezzogiorno, può raccontare una storia antica, inedita e affascinante attraverso un percorso turistico nel suo centro storico fatto di piccole e originali viuzze dove è possibile ammirare chiese e palazzi di fine 500 inizio 600.

Tra le chiese la più importante è la Chiesa Matrice dedicata a Santa Maria annunziata al cui interno possiamo ritrovare la famosa tela l’Annunciazione del Vivarini.

Inoltre nel borgo antico sorgono il palazzo della Motta, nella quale dimorò la regina Bona Sforza, il Palazzo della Regia Corte, dimora del capitano della Terra di Modugno durante la dominazione degli Sforza. Sempre su Piazza del Popolo ritroviamo Il Palazzo Pascale-Scarli e il Palazzo Cornale con le famose faccine. Invece sulla caratteristica stradina di Via Conte Rocco Stella possiamo ammirare palazzi nobiliari come Palazzo Stella-Colavecchio, Palazzo Valerio-Longo, Palazzo Capitaneo. Da ammirare su Piazza del Sedile c’è la Torre dell’Orologio che all’epoca era la Sala del Sedile dei Nobili, luogo dove avvenivano le assemblee cittadine.

A ridosso del centro storico potremmo fermarci per un break all’ombra degli alberi della villa comunale per proseguire il cammino verso la periferia della città alla scoperta dell’antico Casale di Balsignano o del Santuario della Madonna della Grotta.

Nei dintorni, il paesaggio è arricchito dalla presenza del menhir Il monaco, dalle costruzioni in pietra a secco dette “casedde” e, ancora, da palmenti e dal trappeto di Montepeloso o dell’olio rosso.

Bitetto 

Paese dalle origini agricole situato nell’entroterra barese, a quasi 17 km dal capoluogo sorge alle pendici della Bassa  Murgia.

Di orgine Medievale il borgo di Bitetto iniziò a costuitirsi inoto al X secolo d.c. diventando in poco tempo una consolidata e fiorente comunità tant’è che nell’Xi sec fi elevate a sede vescovile. Distrutta due vole  nel XII per essersi ribellata a Ruggero II seccessivamente divenne feudo di Federico II diventando tra le città più ricche della Terra di Bari, grazie anche ad una serie di monumenti e palazzo nobiliari.

Il monument principale del borgo antico è la Cattedrale di San Michele arcangelo edificata nel 1335 da Mostro Lillo Da Barletta su commissione del vescovo Bonocore. Straordinara è la facciata tripartite da parasite con il rosone archivoltato. L’interno riportato allo stato roiginario in stile romanico da una ristrutturazione del 1959 presenta tre navate a triplo ordibe e un transetto triabsidato in classic stile romanico pugliese.

All’interno del borgo è possibile visitare la Chiesa di San Domenico dell’Xi sec e metà del XII, La Chiesa di Santa Maria La Veterana, che presenta affreschi di pregevole fattura riguardanti le “Storie della Vergine”, le “Storie di Cristo”, il “Giudizio Universale”.

Appena fuori il centro storico è d’obbligo la visita al santuario del beato Giacomo, fondato dai frati Minori Osservanti nel 1432, che offre la possibilità di visitare gli affreschi della cappella, la reliquie e la tomba del Santo, il museo del lavoro.

Bitritto

Paese dalle piccole dimensioni di origine medievale, sorge a sud da Bari e a nove chilometri circa dal mare. Sin dalle sue origini basa la sua economia sull’agricoltura.

Il suo nome, si dice, che sia di origine latina“bis-tritum”forse alludeva ad una distruzione plurima, cioè “distrutto due volte” oppure, una tesi più accreditata collega il nome alla presenza di due torri delle due però attualmente ne rimane una sola.

All’interno del centro storico di Bitritto è possibile ammirare, attraverso anche l’uso delle visite guidate, il famoso castello normanno-svevo-angioino. Il castello, è il simbolo della città, fu edificato per volere dei normanni, presenta una massiccia struttura in muratura, impreziosita da torri e fortificazioni, che ne rivelano l’originario natura di difesa della città. Il prezioso monumento è ornato da balconi e splendide logge arricchite dalle trifore e tra le sue mura risuonano ancore l’uso degli assedi e delle battaglie di un tempo.

Di recente sono stati scoperti resti di numerosi pozzi realizzati prima dell’anno 1000.

Rimanendo sempre nel centro storico è possibile ammirare gli imponenti monumenti storici come Casa-torre, Collegiata Sant’Angelo le chiese e piazze

Sannicandro di Bari

Paese di origine peuceta e magno greca è importante per il Castello Normanno-Svevo, posizionata a levante, a 2,7 km dal centro urbano.

Sannicandro si estende sul primo gradone della Murgia Barese, per la sua posizione permette il tragitto più breve tra Bari e Matera, tra Bari e Salerno e con Gravina di Puglia.

Posiziona nel centro di Sannicandro sorge l’antico Castello, circondato da una strada fiancheggiata da abitazioni private.

Bitonto

Fondata dal re illirico Botone, dal quale deriverebbe il nome. La città di origine medievale sorge sul bordo di una gravina.

La sua Cattedrale è una delle più importanti chiese romaniche pugliesi la sua caratteristica sono le pietre scure. A livello architettonico si ispira alla cattedrale di S. Nicola di Bari. Al centro della ficciata, in alto, c’è un bel rosone con un soprarco sorretto da animali e sotto di esso due finestre bifore. L’interno è a croce latina ed ha mantenuto intatta la pulizia delle forme tipica del romanico, è suddiviso in tre navate delimitate da colonne e da pilasti. Sul lato sinistro della cattedrale vi è un cortile sul quale si affaccia il palazzo vescovile dove si trova la pinacoteca “Aurelio Morena”, questa conserva sculture in legno, dipinti ed affreschi appartenenti alle chiese cittadine.

La città di Bitonto è conosciuta come città degli ulivi per l’innumerevoli distese che si trovano lungo il territorio, essa è riconosciuta come la capitale dell’olio e può vantare il titolo DOP Terra di Bari.

É possibile visionare il centro storico che presenta una pianta trapezoidale, caratterizzato da strette viuzze che si affacciano sulla destra della gravina.

Oltrepassando la porta Baresana, antica porta di accesso al borgo medievale, si può ammirare sul lato un imponente torrione circolare di costruzione angioina.

Lungo piazza Cavour sorge il palazzo Sylos Calò in stile tardo rinascimentale è la sede della pinacoteca Devanna, Galleria Nazionale della Puglia; al suo interno sono esposti numerosi dipinti suddivisi in cinque sezioni cronologiche comprendenti numerosi quadri a firma di grandi pittori italiani ed europei. Tra i tanti sono esposte opere del Tiziano, Veronese, Giaquinto e De Nittis. Non mancano anche opere di arte contemporanea.

A pochi metri dalla pinacoteca, si arriva al Museo Civico Eustachio Rogadeo.

All’interno del museo sono esposti reperti archeologici ritrovati sul territorio cittadino: preistorici, greci e romani. Nei pressi del museo è possibile ammirare anche la chiesa del Purgatorio con un particolare portale ornato con bassorilievi di scheletri umani.

Proseguendo il cammino all’interno delle vie strette e tortuose del centro storico si giunge alla chiesa dedicata a S. Francesco d’Assisi, questa è uno dei pochi esempi di architettura gotica presenti in puglia. Quello che rimane originale della chiesa rimane la facciata esterna risalente al 1286.

Giungendo alla villa comunale, poco più aventi si trova l’abbazia di S. Leo costruita dai monaci Benedettini nel IX secolo e poi dopo varie successioni arrivata ai Francescani.